Posto i risultati e ne approfitto per illustrare set e tecnica.
Still life in “acqua” è un lavoro in studio di fotografia still life creativa. Sostanzialmente si tratta della caduta di oggetti (in questo caso frutta) in un liquido (in questo caso acqua). Il risultato di questo scatto è congelare questa caduta in acqua alla massima nitidezza possibile.
Contrariamente a quello che potrebbe sembrare, per realizzare tali scatti l’attrezzatura necessaria non è proibitiva. Quello che serve sono due flash esterni (comprensivi di trigger, io uso gli yongnuo canon), un foglio nero per lo sfondo e ovviamente un acquario. Ne ho trovato uno in offerta a 15 euro, capacità 20lt, più che sufficente (l’importante è che abbia le pareti in vetro perchè la plastica col tempo si rovina).
Come corpo macchina va bene una relfex di qualsiasi fascia, l’importante che abbia uno scatto in remoto, perché con l’autoscatto è impensabile far coincidere la caduta degli oggetti e scatto. Io ho scattato con una 5D mark IV tramite l’apposita e comoda funzionalità wifi.
Come obiettivo un qualsiasi medio tele di lunghezza focale sui 80/130 dovrebbe andare bene, io ho usato un 100mm macro f/2,8 perchè rispetto al 28-300mm canon che avevo come alternativa è più performante.
Ecco una foto del set:
Come già spiegato in precedenza e come si può vedere dalla foto che ho postato sopra io ho usato due flash per realizzare lo scatto, ma si può realizzare anche con un solo flash e dall’altra parte corrispondente si può usare un pannello bianco riflettente, altro consiglio che vi posso dare se non avete i trigger, è quello di usare il flash incorporato nella reflex per comandare l’altro, ma in questo caso ricordatevi di schermare il flash on camera con un foglietto nero o cartoncino perché anche se non attivo genera un inevitabile riflesso. Ovviamente se si vuole ottenere uno sfondo bianco bisognerà avere necessariamente due flash e, uno dei due, puntarlo su un pannello bianco di sfondo.
I due flash sono stati impostati in Manuale a 1/64, sul tempo utilizzato dai flash vorrei aprire una piccola parentesi…
La prima cosa da dire quando fotografiamo (s)oggetti che si muovono ad alte velocità, è di utilizzare un tempo di posa molto ridotto. Oggi le fotocamere reflex arrivano a tempi di 1/8000 di secondo! Purtroppo, per avere la giusta esposizione dovremmo avere una luce molto forte, ricordandoci che per avere una profondità di campo e una qualità d’immagine buona saremo costretti a chiudere il diaframma e tenere gli ISO più bassi possibile.
Ma il problema più grande sarà il fatto che per riprendere un soggetto che si muove molto velocemente da una distanza ravvicinata non basterà nemmeno scattare a 1/8000 di secondo! Il soggetto risulterà comunque mosso.
La soluzione è il flash! Che è alla base della fotografia still life, il flash è un lampo, e dura un istante. Quanto?
La sua durata in linea di massima può variare da 1/1000 a 1/40000 di secondo. Questo è determinato dalla potenza richiesta, per offrire più potenza, il lampo viene emesso per un tempo più lungo, ma a noi per realizzare il nostro scatto serve esattamente il contrario!
Parlando di flash portatili possiamo analizzare quanto questo aspetto cambi:
Potenza
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Durata del lampo in secondi
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1/1
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1/880
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1/2
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1/1100
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1/4
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1/2550
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1/8
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1/5000
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1/16
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1/10000
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1/32
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1/20000
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1/64
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1/35000
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1/128
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1/38500
|
In seguito ad alcuni test che hanno svolto, si nota che abbiamo bisogno di un tempo non più lungo di 1/20000 di secondo. Con 1/35000 di secondo possiamo invece stare certi che il soggetto risulterà congelato. Ed ecco appunto perché il nostro tempo impostato sul flash in questo scatto è stato proprio di 1/64.
Scusate se mi sono dilungato un pochino in questa spiegazione, di solito diamo più spazio alle immagini piuttosto che alle parole ma secondo me era importante spiegare questo passaggio, soprattutto per chi si avvicina a questo tipo di fotografia per la prima volta, perché non tutti capiscono l’utilizzo del flash, dato che è un accessorio che non tutti usano spesso e non è semplicissimo apprendere il suo funzionamento.
Archiviato il capitolo flash, passiamo ora all’impostazione della macchina fotografica, impostata naturalmente in manuale ad iso 100 con tempi 1/200 e diaframma f/8,0, la messa a fuoco in manuale e il tutto usando il treppiede…
Le immagini che vi propongo hanno tutte subito una lieve postproduzione che ha previsto la pulizia dell’immagine (ho dovuto eliminare le bolle d’aria che si sono formate sulla superficie dei vetri, in realtà potevo stare più attento prima di scattare, ma va bene così altrimenti a cosa servirebbe photoshop😀😀😀).
Come al solito basta parlare e largo alle fotografie…
Ecco i risultati… Click sulle immagini per ingrandirle. Un saluto ed alla prossima…📸📸📸
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